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Le meraviglie dell'India del Nord di Elda e Nino |
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La città di Khajuraho deve la sua fama allo straordinario complesso di templi ritrovati al suo interno nel XIX secolo, unica testimonianza dell'India medioevale, che insieme al Taj Mahal di Agra, a Varanasi, Jaipur e Delhi costituiscono la maggior attrazione del paese. I templi sono stati divisi in tre gruppi: il gruppo occidentale a circa un chilometro da quelli orientali, addossati al villaggio di Khajuraho, e poi ci sono i templi Jain, quelli Indù sistemati più a nord. Celebri per le sculture a soggetto erotico, che ripercorrono le posizioni del Kamasutra, i templi di Khajuraho sono costruiti secondo lo stile nagara dell'India settentrionale, in arenaria giallo-bruno proveniente dalle cave di Panna, e hanno pianta cruciforme; ma ciò che affascina dei templi sono le rappresentazioni scultoree sui fregi in pietra, raffiguranti i diversi aspetti della vita indiana di mille anni fa. All'interno ci sono: una sala assembleare per la preghiera e le danze sacre detta mandapa, una sala centrale, mahamandapa, sorretta da quattro colonne, un deambulatorio, pradakshinapatha, illuminato da verande poste nei punti cardinali ed un santuario, garbhagriha, che custodisce l'immagine della divinità principale ed è costituito da una cella quadrata. I templi, costruiti nellepoca dei Chandela, che soccombettero ai Moghul, risalgono ad un periodo di grande intuizione e genialità artistica. |