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Torna Perseo in piazza
della Signoria di Mary Doge |
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Nel 1545 Benvenuto Cellini aveva
accolto la sfida che il potere di Cosimo I de' Medici signore di Firenze voleva
grande. La prima idea dell'opera -un trionfo da tavola- non piacque al Duca.
L'opera doveva essere grande. Grande. Grande. Strano destino quello di Perseo! segnato da luce e
tenebre! Arrivarono a Serifos,ma il re
Polidette fece prigioniera la bella Danae e tentò in ogni modo di
screditare il giovane. Tutti i personaggi importanti dell'isola avrebbero
dovuto portare un cavallo come dono per le nozze di Ippodamia, figlia di
Enomao. Anche Perseo, relegato nell'isola e cresciuto da poveri pescatori. Dove
trovare il dono? Bene, Perseo baldanzoso e spaccone come tutti i giovani ,decise che il suo dono sarebbe stato nientepopodimenochè la testa di Medusa dal corpo di cavallo! E chi avrebbe potuto aiutarlo? Ermes avrebbe prestato all'eroe i suoi calzari alati (ed il restauro condotto da Giovanni Morigi ci ha restituito le ali d'oro, luminosissime e leggere sul bronzo ora di nuovo prezioso e colore di giada) e le Naiadi la cappa per renderlo invisibile e fuggire dall'isola Ultimo dono.:la sacca dove nascondere
la testa dell'orribile Medusa dallo sguardo che impietrisce
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