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E' una gara di tiro a segno con l'antica Balestra medioevale da postazione tra i tiratori di Gubbio e quelli di Borgo S. Sepolcro, che risale al XII secolo. In queste due città esistono ancora oggi Società, i cui soci praticano l'antichissimo sport del tiro con la Balestra lunga. La Balestra o Balista, citata per la prima
volta in Italia ufficialmente in documenti del Concilio Laterano II°
nell'anno 1139 che la definì micidiale, è un arco di metallo
fissato perpendicolarmente alla sommità di un fusto di legno chiamato
teniere o tiniere. Inizialmente l'arco fu di corna di bue con legno
di frassino. Tale arma, che superò per la sua potenza qualsiasi altro ordigno di guerra coevo,è stata usubito interdetta dai Papi e dal Vescovo Ubaido. La
comparsa di quest'arma, che fu la più terribile fino al 400, secolo in
cui s'affacciò la povere da sparo e ralativi archibugi, portò con
se una specializzazione nel corpo combattente e determinò una maggiore
efficienza della fanteria. I balestrieri sono vestiti con caratteristici costumi d'epoca, e si danno appuntamento ogni anno nell'eccezionale scenario di Piazza Grande, tra squilli di trombe e garrire di bandiere La competizione consiste nel centrare un bersaglio posto a 36 metri di distanza. Il balestriere che riesce a colpire la parte centrale del bersaglio riceve come premio un pregevole stendardo detto Palio. Assistono i Consoli, il Connestabile, e le Autorità comunali, dame, valletti, cavalieri, tutti negli antichi costumi. Al termine della gara si svolge, per le vie della città illuminate e imbandierate a festa, un pittoresco corteo storico. Durante la manifestazione si assiste all'esibizione virtuosistica e spettacolare degli Sbandieratori. Questo antico gioco della bandiera praticato fin dal lontano Medio Evo dagli Alfieri delle Corporazioni di arte e mestieri e dai Porta Insegna dei reparti del libero Comune, ha ritrovato la sua legittima ed organica ristrutturazione con il "Gruppo Sbandieratori" inserito nel contesto di una secolare e gloriosa istituzione eugubina: la Società dei Balestrieri. In Gubbio precise documentazioni di archivio testimoniano la presenza di bandiere in occasione di manifestazioni civili, militari e religiose fino dal XIV secolo. Nel 1380, ad esempio, in data 20 agosto il pittore Petruccio Luca de Fabris ricevette dieci lire anconetane per la "facitura di una bandiera a colori". Nel 1435 invece, ben sedici bandiere furono commissionate all'abile pennello di Ottaviano Di Martino Nelli. L'arte dello sbandieramento ebbe vita alterna, come in altre città europee, ma dal 1969, quando il Gruppo entrò a far parte della "Confederation international des anciens jeux et sports des drapeaux", i vessilli della città di Gubbio affrontarono le piazze di nuove contrade, offrendo, nel linguaggio universale delle bandiere, un valido e perenne messaggio di tradizione, di storia e di civiltà. Il Palio della Balestra viene ripetuto la prima domenica di settembre a Sansepolcro. PROGRAMMA Ore 17.30 - Piazza della Signoria esibizione sbandieratori disputa del "PALIO" Ore 19.00 - Corteo storico per le principali vie cittadine Ore 20.30 - Illuminazione a fiaccole del centro monumentale cittadino
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