Courmayeur è la più antica
e una delle più famose ed eleganti stazioni alpine italiane, ai piedi
del M. Bianco m 4807, frequentata d'estate e d'inverno (grandioso complesso di
funivie e impianti sciistici) anche come località di transito
internazionale, trovandosi all'imbocco del traforo del M. Bianco per
Chamonix-Mont-Blanc nell'Alta Savoia, cui la collega anche una delle funivie
più lunghe e alte del mondo. Il nome di Courmayeur proviene
dall'alto medioevo, molto probabilmente da Curia Major, da cui prese forse il
nome la famiglia De Curia Majori, che esercitava la signoria sul luogo, sede
della Corte di Giustizia della Valdigne.
Nota per le sue acque minerali e per
il clima salubre fin dal XVII sec., e nell'800 come villeggiatura montana della
nobiltà piemontese, si è sviluppata negli ultimi decenni
soprattutto in seguito all'apertura del traforo e alla creazione degli impianti
a fune. Fra questi è spettacolare, per i panorami e le tecniche
adottate, la funivia che da La Palud m 1370 presso Entrèves sale al
rifugio Torino m 3321 (sci estivo al colle del Gigante; 3 sciovie), passa sopra
il Glacier du Géant (il più grande del M. Bianco), raggiunge
l'Aiguille du Midi m 3842 sul versante francese (ascensore per la vetta) e
scende a Chamonix m 1037 (traversata di c. 15 km in ore 1.30 c.).
Nell'abitato, che ha perso in parte
l'originaria impronta valdostana per assumere un aspetto moderno e cosmopolita,
sono interessanti la medioevale torre Malluquin, e il Museo Alpino Duca degli
Abruzzi, che raccoglie cimeli e testimonianze delle grandi imprese compiute
sulle montagne di tutto il mondo. Inoltre caratteristica da visitare
è la chiesa parrocchiale dei santi Pantaleone e Valentino, riedificata
nel XVII secolo. Allinterno conserva oggetti e arredi di età
compresa tra il XV e il XVII sec. e custodisce laltare maggiore in marmo
nero (XVIII sec.). La cuspide del campanile, a forma di tiara sormontata dalla
croce, fu costruita in memoria del soggiorno avignonese del papa Clemente VII.
Accanto al tempio sorgono i monumenti dedicati ad alcune celebri guide
alpine.
Numerose le gite effettuabili in
giornata, in funivia, in auto e a piedi, sul massiccio del Bianco, nelle due
valli che lo costeggiano (Val Ferret a NE e Val Veny a O) e sui monti
circostanti la conca, da cui si hanno splendide vedute di vette e di ghiacciai.
Fra le più attraenti, quelle al piccolo lago del Miage m 2020 (km 12) in
Val Veny, e quella (km 14) ad Arnouva m 1769 in Val Ferret e al ghiacciaio di
Pré de Bar.
A km 5 a valle è
Pré-Saint-Didier m 1004, stazione di villeggiatura e termale in vista
del M. Bianco. La chiesa parrocchiale conserva il campanile romanico e tre
notevoli altari barocchi lignei. Sopra il paese vi sono lo stabilimento termale
(acque arsenicali- ferruginose a 36°C; attualmente chiuso) e il pittoresco
orrido scavato dalla Dora di Verney. |