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Roccaraso è sorta intorno
all'anno mille. Dominava allora il complesso
monastico di San Vincenzo al Volturno che ricevette in dono la terra di
Quinquemilia al limite della quale cominciò a sorgere un centro abitato
che trasse il nome dal torrente Rasinus e fu, quindi, Rocca Rasini. Rocca
Rasini compare però nei documenti solo alla fine del secolo Xl. Di Roccaraso troviamo notizie
più tarde, quando si trovava sotto la dominazione dei d'Avalos: il paese
era legato a Castel di Sandro dove risiedeva il Governatore. Ancora più
tardi, e in pratica agli inizi dell'era moderna, ci sono dati precisi
demografici ed economici. Agli albori del 1900, comincia lo sviluppo dell'industria turistica. Dopo il declino dell'arte tessile per effetto della concorrenza delle grandi industrie , Roccaraso investì tutte le sue risorse nel turismo, anche perché si cercava un sbocco all'esuberante offerta di lavoro locale, per frenare in il fenomeno dell'emigrazione. Così cominciarono a sorgere i primi alberghi tra i quali l'hotel Monte Majella. L'ospitalità si estese alle case private e così tra il 1900 ed il 1915 cominciò lo sviluppo turistico della zona. Roccaraso aveva il pregio della facilità di comunicazioni: la ferrovia arrivava fino al centro del paese, facilitando cosi' l'afflusso di turisti e bagagli, inoltre, la statale rendeva la sosta quasi obbligata. La corrente turistica, infine, proveniva quasi tutta da Napoli, (solo 140 km). In quell'epoca Roma era poco collegata ed i romani preferivano la meta più vicina di Tagliacozzo. Il turismo quindi era del tutto napoletano, tanto da meridionalizzare i costumi e perfino la lingua, com'era accaduto a Castel di Sangro. L'avvento della prima guerra
mondiale, non lasciò gravissime conseguenze. |